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- I Francobolli con più valore in Italia: la storia del “Mezzo Grano” e del “Gronchi Rosa”
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Lucio Dalla è stato uno dei più importanti cantautori italiani, capace di fondere poesia e musica con uno stile unico. Nato a Bologna nel 1943, ha raggiunto il successo negli anni ’70 e ’80 con brani iconici come Piazza Grande, Anna e Marco e L’anno che verrà. Collaborò con artisti di spicco, tra cui Francesco De Gregori, lasciando un’impronta indelebile nella musica italiana. Anche negli anni 2000 continuò a sperimentare fino alla sua scomparsa nel 2012. Il suo lascito musicale è ancora oggi celebrato, confermandolo come un maestro senza tempo.
Il francobollo italiano più prezioso mai venduto è il “Mezzo Grano” del 1859, noto come “Error of Color” siciliano. Emesso dal Regno delle Due Sicilie, questo francobollo presenta un errore di colore: anziché essere stampato in arancione, come previsto per il valore da mezzo grano, fu erroneamente stampato in blu, colore destinato al francobollo da 2 grana. Di questo esemplare esistono solo due copie conosciute. Una di queste è stata venduta all’asta nel 2011 per 1,86 milioni di euro, stabilendo un record per un francobollo italiano.
Un altro francobollo italiano di grande valore è il celebre “Gronchi Rosa”, emesso nel 1961 in occasione del viaggio del presidente Giovanni Gronchi in Sud America. Questo francobollo da 205 lire, destinato all’affrancatura delle lettere dirette in Perù, fu ritirato poco dopo la sua emissione a causa di un errore nella rappresentazione dei confini geografici del paese sudamericano. Nonostante la sua notorietà, il “Gronchi Rosa” non raggiunge le quotazioni del “Mezzo Grano”: il suo valore varia in base alle condizioni dell’esemplare, ma generalmente si attesta su cifre inferiori.
Questi esempi evidenziano come errori di stampa o tirature limitate possano rendere alcuni francobolli particolarmente ricercati e preziosi tra i collezionisti.
Nutella è una crema spalmabile a base di nocciole e cacao, creata nel 1964 dall’azienda italiana Ferrero. La sua origine risale agli anni ’40, quando Pietro Ferrero inventò una pasta a base di nocciole per compensare la scarsità di cacao durante la guerra. Il prodotto si è evoluto nel tempo, diventando Nutella e conquistando rapidamente il mondo. Oggi è venduta in oltre 160 paesi ed è un’icona della colazione e della cultura pop. Nutella è famosa per il suo sapore unico, la consistenza cremosa e l’immagine di marca associata a semplicità e famiglia.
Nel 2010, Alfa Romeo ha celebrato il suo centesimo Anniversario, segnando un secolo di eccellenza nell’automobilismo. Fondata nel 1910 a Milano come A.L.F.A., l’azienda divenne Alfa Romeo con l’arrivo di Nicola Romeo nel 1915. Sin dall’inizio, si distinse per le prestazioni in gara, vincendo il primo Campionato Mondiale di Formula 1 nel 1950. Oltre alla competizione, Alfa Romeo è celebre per il design, collaborando con carrozzieri come Pininfarina e Bertone per creare modelli iconici come la Giulietta e la 33 Stradale. Dopo periodi di sfide e rinascita, il marchio guarda al futuro con la transizione verso l’elettrico, continuando a rappresentare passione e innovazione.
Aldo Moro, nato il 23 settembre 1916 a Maglie, in Puglia, è stato uno dei politici più influenti del XX secolo in Italia. Laureato in Giurisprudenza, iniziò la sua carriera politica nella Democrazia Cristiana durante la Seconda Guerra Mondiale e contribuì alla stesura della Costituzione Italiana.
Come segretario della DC dal 1959 al 1964, Moro promosse un’alleanza con i socialisti, inaugurando il primo centro-sinistra organico. Servì come Presidente del Consiglio dei Ministri in due periodi: dal 1963 al 1968 e dal 1974 al 1976, attuando importanti riforme sociali ed economiche e cercando di includere il Partito Comunista Italiano nella sfera politica.
Il 16 marzo 1978, Moro fu rapito dalle Brigate Rosse mentre si recava alla Camera dei Deputati. Dopo 55 giorni di sequestro, durante i quali il governo rifiutò di negoziare con i terroristi, il corpo di Moro fu trovato il 9 maggio 1978 in una Renault 4 rossa a Roma.
Aldo Moro è ricordato per il suo impegno per il dialogo e il compromesso politico, lasciando un’importante eredità nella storia italiana. La sua tragica morte ha sollevato molti interrogativi e rimane un simbolo del sacrificio per la democrazia e la giustizia sociale.
Fausto Coppi, nato il 15 settembre 1919 a Castellania, è considerato uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi. Conosciuto come “Il Campionissimo”, ha vinto cinque Giri d’Italia e due Tour de France, diventando il primo a realizzare la “doppietta” Giro-Tour nello stesso anno, impresa ripetuta due volte. La sua carriera, iniziata con la vittoria del Giro d’Italia nel 1940 a soli 20 anni, è stata caratterizzata da successi in diverse competizioni, tra cui la Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix. Innovatore nel campo dell’allenamento e della preparazione fisica, Coppi ha avuto una famosa rivalità con Gino Bartali, che ha diviso l’Italia tra “coppiani” e “bartaliani”. La sua vita e carriera, tuttavia, furono segnate anche da difficoltà personali e gravi infortuni. Coppi morì prematuramente nel 1960 a causa della malaria, lasciando un’eredità che continua a ispirare il mondo del ciclismo.
Pietro Paolo Mennea, conosciuto come “La Freccia del Sud,” è stato uno dei più grandi velocisti italiani, celebre per aver stabilito il record mondiale nei 200 metri nel 1979, con un tempo di 19,72 secondi, rimasto imbattuto per 17 anni. Nato a Barletta nel 1952, Mennea ha vinto la medaglia d’oro nei 200 metri alle Olimpiadi di Mosca del 1980 e ha partecipato a quattro edizioni dei Giochi Olimpici. Oltre alla sua carriera sportiva, è stato un accademico, avvocato e politico, dedicando la sua vita alla promozione dello sport e dell’educazione. Mennea è scomparso nel 2013, lasciando un’eredità duratura come simbolo di determinazione e resilienza.
Stefano D’Orazio, nato nel 1948 a Roma, è stato un musicista e autore italiano noto come batterista dei Pooh. Entrato nel gruppo nel 1971, contribuì a successi come “Parsifal” e “Chi fermerà la musica”. Dopo aver lasciato i Pooh nel 2009, si dedicò a una carriera solista e alla scrittura di musical come “Aladdin” e “W Zorro”. Tornato nei Pooh per il tour del cinquantesimo anniversario nel 2015, la sua vita si concluse nel 2020. Stefano D’Orazio ha lasciato un’eredità duratura nella musica italiana grazie alla sua passione, talento e innovazione.
Mike Bongiorno, nato a New York nel 1924, è stato un pioniere della televisione italiana, noto per il suo ruolo come conduttore di quiz show. Dopo la guerra, iniziò come giornalista radiofonico prima di diventare famoso con “Lascia o Raddoppia?” nel 1955. Continuò a conquistare il pubblico con programmi come “Rischiatutto” e “Superflash”. Negli anni ’80, passò alle reti private, lavorando con Canale 5 e conducendo spettacoli come “La Ruota della Fortuna”. Bongiorno morì nel 2009, lasciando un’eredità duratura nella televisione italiana, ricordato per il suo stile unico e la sua capacità di coinvolgere il pubblico.
Nel 1973-74, la Lazio ha vinto il suo primo scudetto grazie a una stagione straordinaria sotto la guida dell’allenatore Tommaso Maestrelli. La squadra, caratterizzata da una difesa solida e un attacco prolifico, ha visto in Giorgio Chinaglia il suo protagonista principale. Il trionfo è stato sancito con una vittoria per 1-0 contro il Foggia il 12 maggio 1974, con un gol decisivo di Chinaglia. Questo successo ha segnato un’epoca, rafforzando l’orgoglio dei tifosi biancocelesti e lasciando un’impronta indelebile nella storia del calcio italiano.