Nel panorama numismatico italiano, alcune monete hanno raggiunto valori eccezionali grazie alla loro rarità, condizione e particolari caratteristiche. Tra le vendite più significative si annovera quella di una moneta da 1 centesimo del 2002, caratterizzata da un errore di conio: invece del consueto Castel del Monte, presenta la Mole Antonelliana, immagine solitamente riservata ai 2 centesimi. Questo esemplare è stato venduto per 6.000 euro, pari a 600.000 volte il suo valore nominale.
Un’altra moneta di rilievo è il “Carlino” da 5 doppie, venduto nel 2010 per circa 50.000 euro.
Inoltre, le 500 lire “Caravelle” del 1957, nella versione di prova con la scritta “PROVA”, possono raggiungere valori tra i 5.000 e gli 8.000 euro, a seconda dello stato di conservazione.
Questi esempi evidenziano come particolari errori di conio, edizioni limitate o condizioni eccezionali possano incrementare significativamente il valore di una moneta nel mercato collezionistico italiano.